Marcelo Barros, Francesco Comina – Il sapore della libertà
Un dialogo sulla libertà e l’utopia fra un giornalista italiano e un biblista brasiliano.
Francesco Comina, Marcelo Barros Il sapore della libertà Pagine 208 Editore La Meridiana Prezzo Euro 14,00
“Il libro Il sapore della Libertà si propone come una testimonianza di vita in forma di dialogo che coinvolge te che lo stai leggendo e ti invita a continuare in questa ricerca. Questo libro non ha capitoli. È organizzato in cinque dialoghi, come circoli di conversazione indipendenti, ma allo stesso tempo complementari. Seguono il metodo consacrato in America Latina del ‘vedere, valutare e agire’”. […] Gli autori ci offrono elementi per la riflessione e ci invitano a proseguire il dialogo con noi stessi, con gli altri e con la bontà divina presente nell’universo e dentro di noi. In ogni modo, questo libro propone diverse conclusioni. Una di queste è che l’essere solidali è il modo normale della persona per essere libera in questo mondo. Come diceva il monaco Thomas Merton: “Nessun uomo è un’isola”. La solidarietà è l’unica via percorribile per costruire società basate sulla difesa intransigente e permanente dei diritti umani. Siamo felici di vivere in un mondo nel quale queste strade sono aperte. Sia che tu sia religioso/a o non credente, potrai trarre altre conclusioni valide e sentire il “sapore della libertà” che qui si dipinge. Chi crede in Dio sa che avventurarsi in questa strada verso la libertà è lasciarsi condurre dallo Spirito che “soffia dove vuole, si ascolta la sua voce, ma non si sa da dove venga e dove vada”. (Gv 3, 8) (dalla Prefazione di Leonardo Boff)
Un libro che nasce dalla vita e nella vita continua
Carissima, carissimo, il monastero dell’Annunciazione del Signore è una fondazione dei monaci francesi dell’Abbazia di Tournay (nei pressi di Lourdes), della Congregazione benedettina di Subiaco. Dopo un primo periodo a Curitiba, nel sud del Brasile, la comunità si è stabilita in Goias a partire dal 1977, dove, prima di costruire il monastero, ha abitato per sette anni in una piccola casa di un quartiere popolare, per meglio conoscere e far proprie le abitudini della gente. La struttura dell’attuale monastero risale al 1985. I monaci, le monache e i laici che ne fanno parte vivono del loro lavoro. Esso intende coniugare la tradizione spirituale del monachesimo benedettino con la cultura e la realtà di vita dei poveri brasiliani. Vive una profonda comunione con numerose situazioni di sofferenza e di resistenza. Il monastero accompagna inoltre alcune comunità di contadini sem-terra che, in questi anni, hanno occupato alcune terre dei latifondi presenti nella zona, per rivendicare il diritto alla vita e al lavoro. Organizza i piccoli proprietari in cooperativa. Ritiene sua vocazione specifica la preghiera e l’attività a favore dell’unità dei cristiani, del dialogo con le religioni e con le culture popolari, dell’educazione alla pace. Si impegna, conseguentemente, e invita a impegnarsi contro ogni forma di emarginazione e di esclusione nella Chiesa e nelle Chiese. E’ su questo cammino che noi della Casa della Solidarietà e della Rete Radiè resch di Quarrata (Pistoia) abbiamo un profondo legame con i fratelli e le sorelle del monastero. La comunione creata è continuamente alimentata da scambi, riflessioni, condivisioni e scelte che fanno sempre più gustare il sapore di una profonda e benefica relazione. Relazione che parte dagli uomini e dalle donne della nostra quotidianità, per giungere ad incontrare i volti degli impoveriti, degli esclusi del Brasile e dei tanti altri Brasile del mondo. Se tu che hai letto questo libro, vuoi approfondire il cammino con il monastero, vuoi conoscere la loro esperienza, sappi che puoi rivolgerti a noi scrivendoci.