6 maggio 2013
Il “Rompi” vorrebbe saltare la possibilità di esprimere una sua pur disparata opinione, solo dopo che le bocce, ora impazzite nel lor correre convulso alla caccia del pallino lo hanno finalmente individuato e sono finalmente e giudiziosamente andate al punto. E invece eccolo qui il meschino. che tanto vorrebbe parlare dell’archetipo prototipo dell’antropomorfismo universale, e magari dell’io precosciente, ma di politica no, mio Dio, proprio no, per favore, esterrefatto come è dalla danza allucinante, cieca, scomposta delle bocce, pronte addiririttura ad uscire dal loro bel campo di sabbia per precipitarsi in oscuri baratri o in fedite malebolge Arcoriane.
Sa bene di essere da sempre un fazioso e, per vero, davanti ai capitomboli così numerosi cui è costretto ad assistere anche in casa sua é orgoglioso di esserlo: pensa che le idee siano idee e che non si spaventino se qualche mascalzone, per togliere loro dignità, evoca berciando l’ideologia, oppure se tanti segretari di circolo, di federazione, si allineano come birilli, cadendo sulla boccia Berlusconi, come se non fosse successo niente. Esclamando che va bene Bersani-Letta.
Così crede che la politica possa essere utile se è coerente, se discende, da una visione del mondo e della vita, ma che in nessun modo possa essere ribaltata.
Dunque Berlusconi ci ha indicati per tutta la sua vita politica e non, come le forze del male, e ora, in un empito che commuove solo i gonzi e i pasticcioni, addirittura gli abbiamo “regalato” un governo “insieme”: dico: insieme, noi forze del male e loro forze del bene. Si è pentito? Si è convertito? Persino Tommi, il cane di un mio amico del Canavese, ben abituato dal suo padrone ad abbaiare solo a sentir il suo nome e quello di Fini, sa che il B. cerca la salvezza dai suoi processi, un lasciapassare che lo mondi e gli permetta di continuare a far danno al nostro Paese: ottenuto il quale, rovescierà il tavolo, e andrà ad elezioni, ridendoci dietro come fanno i ragazzini quando crudelmente si mettono a sbeffeggiare un ubriaco che non sa più cosa sia una posizione verticale.
Quei mesi passati insieme, noi forze del male e lui forze del bene, con arcangeli del calibro di Brunetta e femminelle adoranti a fare da coccodè. Il Rompi, nelle sue impotenti grullaggini, ritiene che la strada sia esattamente al contrario: smettiamo di temere la nettezza delle posizioni, troviamo il coraggio, che da troppi anni non pare più bazzigare dalle nostre parti di dire sì sì e no no; affermiamo, anche nei confronti dei nostri amici cosiddetti moderati, qualche punto irrinunciabile: non si capisce perchè, a differenza dell’Europa civile, solo in Italia non debba esistere una forza chiaramente socialista; non si capisce perchè la fedeltà all’Europa non possa anche significare una durissima lotta contro la Destra, quella che ora, in tutta evidenza, rischia di trascinare lo stesso progetto di unità europea alla rovina; non si capisce perchè non ci si chieda, noi a noi stessi, per quali colpe solo nostre gli operai votino un buffone o la Lega. Non si capisce il perchè…
Non si capisce il perchè adesso anche i PD pistoiesi starnazzano… contro il “Centro”, dopo essersi “scannati” in fazioni contrapposte per dividersi “il potere locale”. I “vittoriosi”, forti del loro “poco”, adesso sentono che lo scranno su cui siedono inizia a vacillare, cosa fanno, fanno finta di scandalizzarsi, presentandosi incredibilmente come il nuovo. Sono ancora in ritardo, perchè nati vecchi con impostazioni di solo potere, non si rendono ancora conto che la storia, presto, li cancellerà. Nonostante l’”eterno” Paolo Bruni, di cui mi sento amico, richiami al nuovo. Paolo, quale nuovo? Perchè non svelate ai pistoiesi tutte le vostre lotte intestine, giochi e giochetti, salti di schieramenti ecc… al fine di far vincere l’uno al posto dell’altro? Tu conosci tutto bene, dai un colpo di dignità politica, Pistoia ne ha un immenso bisogno.