da Huffington Post Italia – 20 agosto 2015
La Grecia cede ai tedeschi gli aeroporti delle isole (14 per l’esattezza) al prezzo di 1,23 miliardi. In compenso Berlino darà il suo ok al prestito di 86 miliardi.
Un’operazione da straccivendoli e la consacrazione di una gestione da delinquenti della politica economica, e a livello mondiale e a livello europeo. Perché questo giudizio non risulti avventato e tendenzioso, sarà bene ricordare il fiume di miliardi di dollari che, nel corso della crisi mondiale, sono andati a rimpinzare allegramente e spudoratamente le casse delle grandi banche.
Citigroup 2.513 miliardi di dollari
Morgan Stanley 2.041miliardi
Barclays 868 miliardi
Goldman Sachs 814 miliardi
JP Morgan 391 miliardi
Bnp Paribas 175 miliardi
Dresdner Bank 135 miliardi
Per un totale di 6.937 miliardi!
Da notare, in particolare, che la Goldman Sachs è stata colei che, da consulente, ha aiutato la Grecia a falsificare i dati per poter entrare nella zona Euro. Sono cifre che gridano vendetta.
Sul Manifesto del 18 Agosto, Guido Viale denunciava: “L’Unione europea in mano all’alta finanza e agli interessi commerciali del grande capitale tedesco ha concentrato le sue politiche nel far quadrare i bilanci degli Stati membri a spese delle loro popolazioni e nel garantire il salvataggio delle sue grandi banche. Così, anno dopo anno, ha permesso o concorso a far sì che ai suoi confini si creassero situazioni di guerra e di caos permanenti, di dissoluzione dei poteri statali, di conflitti per bande di cui l’ondata di profughi e di migranti è la più diretta conseguenza”.
In Italia, intanto, la politica casereccia si accanisce a in una sfida vergognosa tra i “pro” e i “contro” gli impoveriti, gli orfani di lavoro, i senza residenza e i morti di fame. Tutti vittime di due filiere di morte: l’economia assassina dell’Occidente e la rete necrofila degli scafisti nordafricani.
Don Aldo Antonelli è parroco ad Antrosano (AQ) e scrive su In Dialogo, notiziario della Rete Radié Resch.