di Paolo Di Mizio
“I bambini palestinesi sono piccoli serpenti ed è necessario ucciderli” ha detto poco fa la Ministra della Giustizia dell’attuale governo israeliano.
Poco tempo fa diversi rabbini e la stessa ministra della giustizia (ma insieme a lei anche altri esponenti politici) hanno lanciato una campagna d’opinione in Israele sostenendo che è giusto (anche dal punto di vista religioso) e perfino auspicabile uccidere le donne palestinesi incinte perché così “si eliminano le serpi prima che crescano”.
A seguito della campagna a favore dell’uccisione di donne incinte, è circolato l’hashtag #1shot2kills cioè un proiettile due morti, e sono comparse in commercio delle T-shirt con la scritta “1 shot 2 kills”. Altre T-shirt invitano a uccidere solo bambini. Vedere le foto per credere.
Naturalmente tutto questo fa parte di un progetto, non dichiarato ma “de facto”, di genocidio del popolo palestinese.
Probabilmente neppure i nazisti erano mai arrivati a questo punto di aberrazione.
P.S. Chi creda che queste notizie siano esagerate (ed è lecito sospettarlo, data la loro enormità), è pregato preventivamente di fare una semplice ricerca con Google per accertarsi della veridicità dei fatti.