Fridtjof Nansen (1861-1930) è stato un esploratore norvegese, negli ultimi decenni delle perlustrazioni del pianeta Terra. Studiò le correnti oceaniche, compì la traversata est ovest della Groenlandia con gli sci. A Napoli fu ricercatore alla Stazione di Zoologia Marina.
Il secolo era da esplorare anche in altri modi. Nansen prese parte alla indipendenza della Norvegia dalla Svezia. Fu poi nominato Alto Commissario per i rifugiati della Società Delle Nazioni, creata dopo la prima guerra mondiale.
Il secolo inaugurava conflitti su scala di pianeta, emigrazioni, rivoluzioni e conseguenti masse di profughi e di sbattuti fuori.
C’era di che esplorare per conoscere la nuova geografia umana. La Società Delle Nazioni, premessa dell’ONU di oggi, si dotó di un organo che si prendesse cura del nuovo paesaggio umano di masse alla deriva.
Nansen istituì un passaporto che portava il suo nome e che permise libertà di movimento a centinaia di migliaia di persone rimaste senza patria e documenti. Ne ebbero uno di salvataggio Marc Chagall e Igor Stravinskij.
Il 1900 spargeva apolidi all’addiaccio. Le leggi razziali in Italia tolsero la cittadinanza alle persone di origine ebraica, rendendole apolidi.
A Nansen fu assegnato il Premio Nobel per la Pace nel 1922.
I principi che ispirarono il passaporto Nansen confluirono nella Convenzione di Ginevra sullo stato dei rifugiati. L’italia l’ha sottoscritta, la Libia per esempio no.
Ma un conto è avere un passaporto in tasca, altro conto è sapere che esiste sulla carta una Convenzione che tutela il diritto dei profughi. In mezzo ci sono le espulsioni e i respingimenti arbitrari, le detenzioni in centri di identificazione, i sequestri di persona su navi impedite allo sbarco da parte di paesi firmatari della Convenzione. In mezzo ci stanno gli innumerevoli naufragi.
Questa nota ricorda che c’e stata nel 1900 un’epoca di nuova geografia umana e di nuove esplorazioni per conoscerla e darle sistemazione sulle mappe. Il passaporto Nansen è stato il porto sicuro in tasca e non quello assegnato a casaccio da autorità reticenti.
In questo secolo seguente si misura la ritirata in disordine, la Caporetto della pretesa di civiltà e progresso nel nostro distretto occidentale.
Per molti dispersi il 1900 è stato un deserto. Un valoroso esploratore norvegese ne ha aiutato l’attraversamento.