Il governo di Bolsonaro ha dirottato 7,5 milioni di dollari di donazioni per l’acquisto di test rapidi di Covid-19 per il programma Voluntary Homeland, coordinato dalla first lady, Michelle Bolsonaro.
Il Marfrig, uno dei più grandi del paese, ha annunciato il 23 marzo che avrebbe donato tale importo al Ministero della Salute per l’acquisto di 100.000 test rapidi del nuovo coronavirus. Il Brasile era già in una pandemia e non aveva questo materiale per seguire le indicazioni dell’OMS (Organizzazione delle Nazioni Unite) per testare la popolazione in massa.
Ma i fondi non sono stati applicati per questo scopo specifico e sono stati dirottati alla Collezione di Solidarietà, legata alla Patria Volontaria amministrata da Michelle Bolsonaro, informa la giornalista Constanà Rezende a Folha de S.Paulo
Lo stesso programma condotto da Michelle Bolsonaro ha passato, senza preavviso di concorso, denaro pubblico alle istituzioni evangeliche legate al ministro Damares Alves (Donne, Famiglia e Diritti Umani).
La donazione di Marfrig è stata fatta in un momento in cui il Ministero della Salute, che aveva come titolare Luiz Henrique Mandetta, ha annunciato che il governo avrebbe cercato di stabilire partnership con l’iniziativa privata per finanziare parte degli acquisti dei kit.
Ma nel caso di Marfrig, la società è stata istruita dalla Casa Civile della Presidenza della Repubblica a depositare la donazione di 7,5 milioni di reais in un conto della Fondazione del Banco do Brasil, gestore delle risorse di Pàtria Voluntària. Successivamente, l’azienda è stata consultata dal governo Bolsonaro circa la possibilità di allocare il denaro dato non per l’acquisto di test da parte del Ministero della Salute, ma per altre azioni per combattere gli effetti socioeconomici della pandemia Di Covid-19.
(Foto: Marcelo Camargo/Agencia Brasil)