Uno dei traguardi del 1900 è consistito nella riduzione dell’analfabetismo. Nel 1901 più della metà della popolazione italiana era senza istruzione elementare. 90 anni dopo ne restava solo il due percento. L’obbligo scolastico ha permesso di superare l’umiliante inferiorità sociale. La scuola pubblica ha fatto il suo meglio per realizzare, almeno nelle sue aule, un’uguaglianza.
Oggi si assiste a nuove ignoranze, ma di genere volontario perciò senza rimedio. Persone istruite negano fatti, evidenze scientifiche, dalla sfericità del pianeta all’esistenza dei virus. Per ribadirsi nella negazione immaginano grandi macchinazioni per disinformare e deformare.
Da parte mia credo che le risultanze oggi siano più verificabili, grazie alla libera circolazione dei dati. È più facile confutarli se inesatti, più difficile escluderli se comprovati. Eppure questa epoca produce increduli. L’incredulo anziché dubitare, mostra un sentimento di superiorità e di indipendenza. C’è qualcosa di grandioso e di comico in chi percepisce il mondo sotto la specie di congiure e congiurati autori di colossali raggiri.
Chisciotte sconfitto in ogni urto contro l’evidenza, attribuisce colpa a un manipolatore occulto della realtà, capace di presentarla solo a lui sotto forme ingannevoli.
Il caso del presidente americano uscente, convinto di essere defraudato della vittoria, è spettacolare per il rango, ma ordinario per negazione della realtà. Con lui si aggiunge un paragrafo all’avvincente storia del l’incredulità e della sua variante moderna: l’ignoranza volontaria.