Alessandra Ballerini svolge la professione di avvocato. Ha fatto parte del Forum di Genova, impegnata dopo il massacro di polizia durante il G8 di Genova, luglio 2001.
Si è occupata della mia difesa al processo di Torino, contro l’accusa di istigazione.
È a fianco della famiglia Regeni nella loro urgenza di verità a oltranza sull’omicidio di Giulio.
Alessandra ha scritto storie di persone da lei difese contro soprusi pubblici e privati. Ha usato per ognuna il verbo al tempo presente, facendolo accadere mentre la racconta.
Il suo libro ha per titolo: ”La vita ti sia lieve” (Editore Zolfo).
Prendo le seguenti righe dalla prefazione che ho scritto per lei.
(…)Un falco addomesticato in spalla a un ragazzo africano, sbattuto da onde poi stretto da sbarre, viene sequestrato e scompare nell’approdo su un’isola del nord che noi chiamiamo sud. Invece è precisamente il centro della storia moderna, attrito di due punti cardinali, capo delle tempeste di due oceani dispari di livello.
Questa è una delle storie di Alessandra, uno dei suoi fascicoli aperti che sono fagotti di vita chiusa in spalla, esposta alle intemperie, e la peggiore è quella esercitata da qualche autorità.
Non si cura di essere scrittrice, Alessandra, di arredare finzioni. Lei si concentra sull’indispensabile dei fatti, nel raccolto di voci che non ha dovuto registrare perché le restassero impresse.
Alessandra accompagna per mano il lettore dove lui non può entrare senza mandato, senza tesserino. Lei passa oltre i fili spinati e scrivendo li rompe, perché le reclusioni, tutte quante, sono sigillate dal silenzio e scardinate dalla parola. (…)