Cari lettori e care lettrici, cari abbonati e care abbonate, come molti di voi già sanno, Antonio Vermigli ci ha lasciato lo scorso mese di luglio.
Antonio non era solo un amico ed una colonna della Rete Radié Resch.
Antonio era questa Rivista: ne era direttore, redattore, editore, promotore.
Crediamo che gran parte di voi abbiano conosciuto queste pagine, e per loro tramite la Rete, grazie a lui.
La sua scomparsa ha lasciato un vuoto enorme, che spetta a noi tutti colmare. Nessuno, però, ha la personalità, la forza ed il carisma per riuscirci da solo: possiamo farlo solo insieme. Il futuro di questa Rivista è il suo lascito morale per tutti noi.
Per questa ragione, subito dopo la sua scomparsa si è creato, in modo del tutto spontaneo, un gruppo di lavoro, con il preciso scopo di proseguire le pubblicazioni: lo compongono i figli Adele e Tommaso, alcuni giornalisti amici di Antonio, qualche membro della Rete Radié Resch ed un piccolo numero di giovani, che hanno accettato la sfida. Da questo gruppo sta nascendo la nuova redazione.
Il primo frutto del nostro lavoro è il numero doppio, che ora è nelle vostre mani.
Antonio ha lavorato fino all’ultimo al numero di giugno 2023. Dopo la sua scomparsa, mancavano i tempi tecnici per un’uscita a settembre: per questa ragione abbiamo optato per questo numero, in uscita a dicembre.
Esso si compone di due parti.
La prima è il ricordo di Antonio, ad opera di tutti coloro che hanno collaborato alla Rivista negli ultimi anni e di amici di lunga data. Leggerete contributi di persone note e meno note, tutti uniti, nel tempo, dalla sua amicizia. Non è cosa da leggere d’un fiato: come spesso i ricordi, va gustato a piccoli sorsi, conservato, riletto. Indirettamente ed al di là delle nostre intenzioni, l’insieme dei contributi è anche uno spaccato dell’opera di solidarietà verso i poveri del mondo, visto con gli occhi di un uomo che ne è stato motore.
La seconda parte è dedicata all’altra sua creatura: la Marcia per la Giustizia di Quarrata. L’ultima edizione si è tenuta lo scorso 9 settembre, dedicata al centenario della nascita di Don Lorenzo Milani. Ci è sembrato giusto offrire sia a chi, come noi, era presente sia, soprattutto, a chi non c’era, la testimonianza dell’ultimo sforzo dell’uomo.
Piccola notazione tecnica: per ragioni burocratiche, la numerazione della rivista riparte daccapo. Ci è sembrato, però, giusto inserire l’indicazione di una “serie storica”, che prosegua la numerazione originaria; vuole essere una testimonianza di continuità rispetto al passato.
Infatti, il nostro impegno non finisce qui. Questa redazione vuole farsi carico di dare un futuro alla Rivista. Dalla scorsa estate abbiamo lavorato per risolvere molti problemi burocratici ed organizzativi. Ora, grazie all’aiuto della Casa della Solidarietà di Quarrata e all’appoggio del Coordinamento Nazionale della Rete Radié Resch, possiamo annunciarvi che le pubblicazioni proseguiranno e che il numero di marzo 2024 andrà regolarmente in stampa, come tutti i successivi. Stiamo lavorando collegialmente alla definizione della nuova linea editoriale: non vogliamo, infatti, che questo periodico sia un mausoleo di Antonio. Pensiamo non lo vorrebbe neppure lui.
Desideriamo, invece, raccogliere la sua eredità e proporvi un notiziario che, senza perdere l’impronta di chi ci ha preceduto, guardi al futuro ed accolga il nuovo. Per questa ragione, stiamo pensando anche ad un sito internet, che non sostituisca la Rivista cartacea, ma che la integri con informazioni di attualità e materiali ulteriori, che non possono trovare spazio in queste pagine.
Nel prossimo numero vi presenteremo, nel dettaglio, i risultati di questo lavoro.
Per fare tutto questo, però, come dicevamo, abbiamo bisogno anche del vostro contributo: qualunque periodico, senza i propri abbonati, muore.
Vi preghiamo, perciò, nel ricordo di Antonio, di darci fiducia e di seguirci anche nel 2024. Vi invieremo a breve una lettera in cui vi indicheremo le modalità per sostenerci.
La redazione