Questa preghiera l’abbiamo inviata all’assemblea “Chiesa di tutti, Chiesa dei poveri” che si è tenuta a Roma il 15 settembre per i Cinquant’anni del Concilio Vaticano II. Leggere e condividere questa preghiera può essere un semplice invito a continuare il cammino del Concilio, ad alimentare la speranza…
Dedichiamo questa preghiera a due grandi querce centenarie, simbolo dello Spirito del Concilio: Mons. Loris Francesco Capovilla, già segretario di Papa Giovanni XXIII ,alla soglia dei suoi 97anni (classe 1915) e a Fratel Arturo Paoli, alla vigilia ormai dei suo 100 anni. (classe 1912)
La dedichiamo infine alla memoria del Cardinale Carlo Maria Martini, profeta del Concilio, con commossa gratitudine.
Preghiera a cinquant’anni dal Concilio Vaticano II
Chiesa di tutti, chiesa dei poveri
Sei tornato per le strade Gesù
le strade del Ventesimo secolo.
Hai camminato dentro i campi di sterminio
nel silenzio di Auschwitz…
nel fuoco atomico di Hiroshima.
Hai raccolto le macerie del mondo
sotto l’albero della croce.
Hai chiamato a raccolta
tutte le figlie e figli della risurrezione.
Chiesa di tutti, chiesa dei poveri
Un altro Giovanni ti ha preparato la strada
perché tornassi a parlare.
Egli aprì la finestra
perché il vento dello Spirito
entrasse di nuovo nel cuore del mondo
nel popolo di Dio.
Chiesa di tutti, chiesa dei poveri
Il Concilio, come una parabola del Vangelo
ci ha raccontato di nuovo Dio.
I nostri orecchi hanno ancora
risentito la sua voce.
I nostri occhi, hanno visto di nuovo
le sue mani all’opera
per una nuova creazione.
Chiesa di tutti, chiesa dei poveri
Concilio, luogo della Parola.
Concilio, luogo della coscienza
dove tornare a pensare
a progettare cammini di pace
sogni di giustizia.
Concilio orecchio teso
verso le religioni del mondo.
Per comprendere il Gesù ebreo
il Cristo cosmico.
Concilio, abbraccio verso tutte le Chiese
verso tutte le genti.
Chiesa di tutti, chiesa dei poveri
Come nell’assemblea dell’Apocalisse
sono i martiri i primi ad avanzare.
Sono loro, donne e uomini uccisi
i primi a stare in piedi, a resistere.
Sono loro, il documento mai scritto
ma fatto corpo, fatto volto
del Concilio nel mondo.
Romero con le braccia aperte
croce e colomba di pace.
Chiesa di tutti, chiesa dei poveri
Torniamo dopo cinquant’anni
con i piedi stanchi, Signore
ma gli occhi pieni di luce.
Il Concilio è germogliato
nel cuore di donne e uomini in cammino.
Noi abbiamo visto lo Spirito all’opera.
Chiesa di tutti, chiesa dei poveri
Ogni volta che i piccoli hanno trovato
riscatto , noi abbiamo gioito.
Ogni volta che donne e uomini
per la forza della Parola,
non si sono più sentiti esclusi e traditi
noi abbiamo gioito.
La chiesa del Concilio è cresciuta
nelle coscienze delle donne
e degli uomini liberi.
Chiesa di tutti, chiesa dei poveri
Continua a soffiare, vento dello Spirito
nuova Pentecoste sul mondo
continua ad inventare lingue nuove
alfabeti inediti,
capaci di tradurre le sorprese di Dio.
Non è la chiesa che vogliamo celebrare
ma lo Spirito di Dio
che soffia in mezzo al mondo.
Chiesa di tutti, chiesa dei poveri
Dopo cinquant’anni di cammino
muore, il vescovo della Parola.
L’amico di tutti i pensanti
dei cercatori di luce.
Muore come tutti i profeti
indicando la strada .
Donaci di raccogliere questa pagina
di Concilio vivente.
Questo raggio di Pasqua sul mondo.
Chiesa di tutti, chiesa dei poveri
Continua a soffiare, Spirito del Risorto
soffia e apri nuovi cammini.
Soffia sulle braci del Vangelo
perché un nuovo fuoco d’amore
bruci nel cuore di tutti,
perché l’amore sia più forte della paura.
Chiesa di tutti, chiesa ei poveri
E voi luna e stelle
che quella sera foste testimoni silenziose
di un miracolo nuovo
raccontate questa storia
a tutti quelli che guarderanno in alto.
Raccontate la voce di papa Giovanni
e la sua carezza per i bambini
per i poveri del mondo.
E dite a coloro che camminano nella notte
che l’alba verrà, come quel terzo giorno
e che sarà “appena l’aurora”.