Editoriale del numero 90
Nella cosiddetta società occidentale, i rapporti tra gli esseri umani sono subordinati ai rapporti tra uomini e cose, e il valore che orienta l’agire non è più identificato nei legami sociali. Da anni Bauman va ripetendo che viviamo in un mondo dove le relazioni umane
muoiono lasciando il posto ai rapporti utilitaristici e disumanizzanti. Nel dono, invece, la circolazione di beni non è mai separata dai legami sociali, e anzi ne dipende e li fonda al tempo stesso. Rapportarsi con il concetto di gratuità vuol dire aprire delle vertigini nella ragione moderna, e riflettere sul dono conduce necessariamente ad una riflessione etica, e obbliga a pensare la società tra umani che hanno l’uno, bisogno dell’altro.
In un mondo in cui siamo incapaci di uscire dall’economia del mercato, un gesto gratuito diventa illuminante perché permette di vedere lo scambio come un dono di se stessi, in cui, “ognuno diventa spiritualmente parte dell’altro”.
In un mondo in cui le regole del consumo rischiano di impoverire la stessa fonte da cui, in fondo, nascono i nostri desideri, un’economia del gratis può dare una nuova direzione ai nostri interessi e, se non è solo un modo per schivare le responsabilità di uno scambio, può evitare che il profitto stesso ci deteriori. Per vivere in modo più responsabile, critico e consapevole il rapporto con gli altri.
I legami che offrono i beni relazionali per spezzare l’attuale solitudine in cui è caduto l’uomo ci fanno capire che donare significa spostare sull’altro tutto il valore di una relazione, per questo, la gratuità di un’azione è un investimento sul mondo, e racchiude il coraggio di credere che il valore del dono è fondamentale per far nascere relazioni immediate, dando forza allo spirito di una comunità.
1- Ti chiediamo di comunicarci, se lo hai, l’indirizzo elettronico.
2- Alcuni di voi hanno chiesto di poter “esprimere” delle idee attraverso la rivista. Siete i benvenuti, dal prossimo numero prevederemo una rubrica “La voce dei lettori”.
3- Da questo numero troverete notizie sui progetti della Rete, abbiamo iniziato con quello di “Amicizia e solidarietà con i prigionieri politici peruviani e l’organizzazione di una cooperativa di produzione di Yogurt” e quello a “Sostegno all’organizzazione del popolo dei Mapuche in Cile” che troverete da pag. 83 a 95.
4- Abbiamo riportato l’esperienze di due cooperative, una l’associazione Attinkitè di Modica (Ragusa) di produzione agricola e, l’altra, la cooperativa Integra di Quarrata (Pistoia), dove persone che tessono fili e reti sociali si sono messe insieme per rispondere a un bisogno di lavoro.
5- Infine, salutiamo Dilma Rouseff che dal 1 gennaio 2011 sarà la prima donna “presidenta” del Brasile.
6- Siamo stati costretti, dal forte aumento delle spese postali, a togliere molti nominativi che non hanno risposto all’appello di inviare il contributo annuale fatto nel numero di settembre.
Antonio Vermigli