Editoriale del numero 91
Gli incontri più belli della Scrittura Sacra avvengono vicino ai pozzi, uomini che incontrano donne che danno loro da bere, come Gesù presso la samaritana. Abramo e Isacco erano gli scavatori di pozzi. La dimostrazione della loro benedizione era che trovavano sempre l’acqua, quello era il segno che erano assistiti dalla buona volontà della dvinità. Anche io ho scavato un pozzo per l’acqua, qui sul campo. E ho visto l’acqua zampillare e uscire dal fondo della terra. Al cinema si vedono persone che osservano sgorgare il petrolio e fanno baldoria attorno al nuovo pozzo. Ecco, quelli festeggiano la loro ricchezza personale. Chi invece fa spuntare l’acqua dal suolo sta aggiungendo ricchezza al mondo. L’acqua che vedevo venir fuori subito si incanalava, trovava la via. Sarebbe diventata nuvola, avrebbe raggiunto altre acque, apparteneva al mondo. Avevo quella fierezza e quell’allegria di aver contribuito alla ricchezza del mondo, non mia personale.
Vogliono privatizzare l’acqua. Chi vuole privatizzare l’acqua deve dimostrare di essere anche il padrone delle nuvole, della pioggia, dei ghiacciai, degli arcobaleni. Quando un’assemblea vota la proprietà privata dell’acqua, sta facendo un’azione da banditi. Si sta spartendo un bottino che non è suo, che appartiene alla specie umana, al mondo e alla vita. Chi metterà mano al furto dell’acqua, sarà perseguitato dall’acqua. Chi la sparge sarà disperso dall’acqua. Chi la spreca sarà sprecato. Chi se ne approfitta e chi se ne appropria perderà la sua proprietà.
Erri De Luca
Grazie ad Erri De Luca per averci donato questa sua provocante riflessione. Serva ad ognuno di noi di stimolo per un impegno “smisurato” per il Referendum.
La lettura delle sentenze della Corte Costituzionale sull’ammissibilità dei quesiti referendari rende ancor più chiaro il fatto che i referendum su cui il popolo italiano sarà chiamato a votare nella prossima primavera saranno a tutti gli effetti un pronunciamento popolare verso la ripubblicizzazione dell’acqua.
1° L’acqua è un bene comune di non rilevanza economica.
2° Non si possono fare soldi con l’acqua.
Il 25 gennaio scorso, “Tatic” Samuel Ruiz, ci ha lasciato, in silenzio. Vescovo di San Cristobal de las Casas, Messico, vescovo dei popoli nativi impoveriti dall’ingordigia degli oppressori. Lo invitammo a Quarrata dieci anni fa con Rigoberta, Gianni Minà e Arturo Paoli. Una chiesa “invasa” in ogni ordine di spazio. Ci camminavamo addosso. Umile e forte, cadenzava con autorità parole di liberazione. Tu sei appartenuto agli esseri umani liberi, semplici e responsabili. Ci hai dato la speranza che possiamo trasformare questa nostra umanità affannata. Ciao Tatic, profeta-testimone del nostro tempo.
Continuiamo la descrizione dei nostri progetti: Movimento Senza Terra - Scuola Nazionale Florestan Fernandez e Remigio Colombo - Accompagnamento alle aree rurali nel Pernambuco, referente Giovanni Baroni.
Antonio Vermigli
N.B. Nei mesi di luglio e agosto 2011 organizziamo un viaggio giovani in Brasile. La durata sarà tre settimane. I partecipanti potranno visitare alcuni progetti della Rete Radiè Resch.
Per informazioni: rete@rrrquarrata.it