Pasqua 2012 - Siamo tutti ospiti
08/04/12 15:01 Categoria Opinioni
Questa notte, alla Casa della Solidarietà, grazie alla presenza del nostro amico-fratello Marcelo Barros, benedettino brasiliano che sta passando questo tempo pasquale da noi, ho compreso profondamente il senso della Pasqua come missione, come guardare la vita con gli occhi degli altri.
Oggi questo accogliere l’altro è un valore indispensabile. Il passaggio dalla diffidenza per il diverso all’ospitalità fiduciosa è, infatti, una delle mete più alte di una società veramente umana. Sono molti gli esempi in cui la Bibbia presenta lo straniero, metafora dell’altro, non come minaccia, ma come finestra dalla quale guardare e interpretare le realtà. Lo spazio dove Dio irrompe nella storia ed apre la coscienza dell’uomo alla responsabilità per l’altro.
Caino, Caino, dov’è tuo fratello?
Dobbiamo riscoprire la Bibbia come spazio ospitale in cui Dio ci accoglie e dove, ospitati, diveniamo noi stessi capaci di ospitare. La Bibbia stessa è un esempio di ospitalità, perché accoglie al suo interno l’umano nella sua tenerezza, evitando ogni esclusione dovuta a moralismi.
La dimensione politica, sociale e economica dell’ospitalità è una relazione stabilita attraverso il dono. Colui che riceve l’ospite dà infatti la sua disponibilità senza garanzia di contropartita. Mentre l’ospite ricevuto, accettando di essere accolto, entra in un ruolo difficile da sostenere. Accogliere e ospitare, al giorno d’oggi, diventa quindi modo di arricchire umanamente la società. Ma non solo, lo straniero ed il suo bagaglio possono costituire fattori di innovazione sociale e di condivisione della ricchezza economica e culturale. Lasciando da parte l’indifferenza, recuperando il significato del dono, dell’alterità.
Quindi, cerchiamo di comprendere realmente cosa significa essere ospiti per la Parola. Ciò non deve intimorire il ricercatore più laico, in un tempo di nuove e crescenti migrazioni. La Parola intesa come il luogo del vivere aperto a tutto, come spazio fisico e giuridico, dalla piccola città alla grande nazione.
Ciò può permetterci di capire meglio quali confini o quale regola per l’ospitalità. Per capire che siamo tutti ospiti della terra, della nostra “Madre Terra”, dei suoi prodotti, frutto della generosità della natura e della fatica dell’uomo, alla stessa storia del mondo, del quale siamo ospiti.
Antonio
Oggi questo accogliere l’altro è un valore indispensabile. Il passaggio dalla diffidenza per il diverso all’ospitalità fiduciosa è, infatti, una delle mete più alte di una società veramente umana. Sono molti gli esempi in cui la Bibbia presenta lo straniero, metafora dell’altro, non come minaccia, ma come finestra dalla quale guardare e interpretare le realtà. Lo spazio dove Dio irrompe nella storia ed apre la coscienza dell’uomo alla responsabilità per l’altro.
Caino, Caino, dov’è tuo fratello?
Dobbiamo riscoprire la Bibbia come spazio ospitale in cui Dio ci accoglie e dove, ospitati, diveniamo noi stessi capaci di ospitare. La Bibbia stessa è un esempio di ospitalità, perché accoglie al suo interno l’umano nella sua tenerezza, evitando ogni esclusione dovuta a moralismi.
La dimensione politica, sociale e economica dell’ospitalità è una relazione stabilita attraverso il dono. Colui che riceve l’ospite dà infatti la sua disponibilità senza garanzia di contropartita. Mentre l’ospite ricevuto, accettando di essere accolto, entra in un ruolo difficile da sostenere. Accogliere e ospitare, al giorno d’oggi, diventa quindi modo di arricchire umanamente la società. Ma non solo, lo straniero ed il suo bagaglio possono costituire fattori di innovazione sociale e di condivisione della ricchezza economica e culturale. Lasciando da parte l’indifferenza, recuperando il significato del dono, dell’alterità.
Quindi, cerchiamo di comprendere realmente cosa significa essere ospiti per la Parola. Ciò non deve intimorire il ricercatore più laico, in un tempo di nuove e crescenti migrazioni. La Parola intesa come il luogo del vivere aperto a tutto, come spazio fisico e giuridico, dalla piccola città alla grande nazione.
Ciò può permetterci di capire meglio quali confini o quale regola per l’ospitalità. Per capire che siamo tutti ospiti della terra, della nostra “Madre Terra”, dei suoi prodotti, frutto della generosità della natura e della fatica dell’uomo, alla stessa storia del mondo, del quale siamo ospiti.
Antonio